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      Mandò a cercarlo dappertutto, ma fu tutto inutile, sicché finì col crederlo bell'e morto, e doppo del tempo rimesse l'animo in pace e quasimente nun ci pensava più.
      Ma una volta eccoti capita daccapo la medesima Strolaga dall'Ostessa e gli racconta ugni cosa della sua figliola, che nun era mica morta, che 'nvece se la godeva alla grande, sposa del Re in un palazzo incantato.
      L'Ostessa in nel [52] sentire queste nove si rodeva dall'astio, e di mal animo tavìa contro il su' proprio sangue, che ti fa? Corre dalla Regina madre del Re e gli scopre tatto.
      La Regina da un lato si rallegrò cognoscendo vivo il su' figliolo; ma per un altro 'gli era stizzita, perché il Re aveva sposato a quel modo lesto una ragazza di bassa nascita e di mestieri vile; e però nun messe tempo in mezzo e almanaccò il rimedio, che fu di disseparare a ugni patto i dua 'nnamorati, e l'Ostessa gli promettiede d'aitarla, e la pigneva a commetter del male col dire dimolte birbonate e calunnie in verso la Bell'Ostessina.
      A corte, in nel cercare, gli avevano finalmente ritrovo la strada del palazzo incantato, sicché nun fu punto difficile alla Regina di scrivere una lettera e mandarla al Re, con ordine di vienir via subbito al governo del popolo; il Re però arrispose, che lui addov'era ci steva troppo bene, che la su' sposa nun la voleva lassare dibandonata e neppure i su' bambini, e che il popolo nun gli pareva che avessi bisogno che lui stasse proprio a corte; anco dal palazzo incantato lui poteva dare udienza e sbrigare tutte le faccende del Regno.


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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