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      Non vedde per allora nissuno, e soltanto in sulla spiaggia c'era un bel frutto fronzoluto, che pareva propio una maraviglia; e Ferdinando badava a guardarlo: quando abbassati a un tratto gli occhi in verso il mare, apparì lontan lontano un barchettino, che vieniva via più lesto d'una saetta. Lui 'nsospettito, lesto s'arrampica su per il frutto e si rimpiatta per bene dientro al fogliame, nun sapendo se in quel barchettino ci fussano de' galantomini, oppuramente degli assassini.
      Quando il barchettino arrivò in sulla spiaggia, scesan giù da quello un vecchio di sessant'anni almanco, un ragazzo di dodici e assiem con loro dodici stiavi mori; con seco avevano dimolte ceste piene di robbe da mangiare e da bere, e un materassino con delle coperte e altri attrazzi per un quartieri ammobigliato. Presan tutto e s'avviorno in verso il frutto addov'era Ferdinando niscosto, e lì a piè del ceppo i Mori si mettiedano a scavare un po' di terra, insino a che scoprirno una lapida di pietra e la tirorno su; poi fatto ugni cosa, il vecchio calò il ragazzo dientro la buca e con lui tutta la robba portata, e da ultimo gli disse:
      - Addio, sai? Sta' allegro e a rivedersi a presto.
      Chiusan la lapida, con della terra la ricopersano, e il vecchio e i Mori rimonti in nel barchettino telorno via, sicché in un mumento nun si vedde più nissuno 'n mare.
      A male brighe sparito il barchettino, Ferdinando scese giù dall'albero e gli viense una gran curiosità di cognoscere, perché mai quel ragazzo l'avessan sotterro lì vivo; con le mane, dunque, principiò a razzolare la terra, e anco lui trovò la lapida, la prendette per la campanella e doppo due o tre strattoni gli rinuscì d'aprirla.


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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