Pagina (208/665)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      I' nun vi capisco. Che ho io comandato di male da vestirsi accosì tutti a bruno?
      Al Re a questa nuscita gli mancò la parola in nella bocca; ma un di que' signori lì presenti, o che fussi più ardito di natura, o che si sentissi ribollire il sangue per la scramazione del Principe, disse:
      - Come! Che forse vo' fate le viste d'essere 'gnorante del vostro operato? Omo crudele, insenza core! Voi meriteresti che vi buttassano in sulle fiamme, come avete volsuto della vostra poera moglie e delle du' creature innocenti.
      - Che dici, temerario, - bociò a quella intemerata il Principe: - che menzogne son queste? Addove sono la mi' moglie e i mi' figlioli? Presto, parlate.
      Dice il Re:
      - Ma caro figlio, e' pare che tu non t'arricordi che tu ci ha' scritto du' volte che loro dovevano essere ammazzati, e insennonnò volevi mandare a soqquadro tutto il Regno di Francia.
      - Ma io non ho ma' scritto di simili infamità, - arrispose piagnendo Alessandro; ma la su' mamma in nel veder le su' lagrime e credendole bugiarde, scramò:
      - Sciaurato! Te fa' come il coccodrillo, che prima sbrana l'omo e se lo mangia, e po' ci piagne su. La Felicina, poera 'nfelice! e i du' bambini sono a quest'ora cenere da un pezzo, perché te scrivesti che accosì loro dovevano morire 'nnanzi del tu' ritorno.
      A questo discorso Alessandro rimanette come di sasso e fora di sé, e se nun l'arreggevano dicerto sarebbe casco in terra svienuto; poi, rinviolito dal primo sbalordimento e con la su' memoria, disse:
      - Ma qui c'è stato qualche sbaglio o qualche 'nganno o tradimento, perché io vi giuro che nun ho ma' scritto quel ché vo' dite.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





Principe Principe Regno Francia Alessandro Felicina Alessandro