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      'Nsino a qui nun rinuscì a le persone più sperte di vincerla e farla rimanere a bocca aperta. E sì che il Re gli ha imprumesso di sposarla con quello che pole rappresentargli uno 'ndovinello 'impossibile a spiegarsi da lei. Dunque anco te, il mi' ragazzo, devi andar là e far la tu' prova, e se vinci, la tu' sorte ène bell'e assicurata.
      Dice il ragazzo:
      - Ma come volete voi ch'i' sia capace a mettere assieme uno 'ndovinello di tanta difficilezza per una ragazza col cervello fino accosì? In queste cose i' son troppo 'gnorante e i' nun ho dello studiato.
      - Oh! - arrispose la vecchia, - i' ti metto in sulla via, e il resto 'ngégnati di farlo da te. I' ti regalo questo cane, e il su' propio nome, tienilo a mente, 'gli ène Bello, e Bello sarà che ti 'mpara a comporre uno 'ndovinello a modo per la figliola del Re del Portogallo. Piglialo dunque e menalo con teco.
      - Guà! come vi garba. E 'ntanto i' vi ringrazierò, se nun fuss'altro, del bon volere, - disse il ragazzo, che 'n fondo nun ci credeva dimolto alle parole della vecchia.
      Nunistante prendette il cane per la fune, e seguitò il su' viaggio.
      Menichino, si chiamava per battesimo accosì il figliolo più piccolo del mercante di Milano, con quel cane nun fece che camminare sempre tutto il giorno, e finalmente stracco e affamato in sulla sera viense a una casa di contadini, e con l'idea di riposarsi un po' e che gli dessano per carità qualcosa da sdigiunarsi picchiò all'uscio.
      C'era la massaia che impastava il pane, e quando vedde quel ragazzo lei subbito gli domandò che voleva.


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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