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      Molle... Molle...
      Ma nun gli vieniva alla Principessa la spiegazione del resto, sicché si mettiede la testa tra le mane giù china in su le ginocchia, e si grattava la cicollottola con le dita, e nunistante il bandolo a andare 'nnanzi nun gli rinusciva trovarlo.
      Finalmente, doppo un bel pezzo di meditazione, disse:
      - Mi do per vinta. Questo tu' 'ndovinello m'è 'mpossibile 'ndovinarlo. Spiega te il su' misterio.
      Allora Menichino arraccontò per filo e per segno tutta la su' storia, e che lo 'ndovinello l'aveva composto per istrada aitato dalla virtù d'una Fata, sicché concluse col voler mantienuta la 'mprumessa dell'editto reale.
      - Guà! i' nun posso rifiutarmi assoluto, - disse la Principessa, - abbeneché nun mi garbi diventare la tu' sposa. Te nun sie' di mi' pari. In ugni mo' son pronta al comando del Re mi' babbo, quando te e lui non siete contenti d'un accomidamento di mi' idea.
      Arrisponde Menichino:
      - Oh! Se c'ène il mi' 'nteresso, per me son d'accordo. Soltanto arricordate ch'i' son partito da casa per fare la mi' sorte; e per mutare quella d'esser principe con un'altra, quest'altra bisogna che almanco ci stia al paragone.
      Dice la Principessa:
      - Sicuro, che al paragone ci sta: 'gli è anzi da più. Perché se te mi lassi libbera, i' t'offerisco una ricchezza 'nfinita e ugni contentezza nel mondo, meglio che una Principessa come me per moglie, sempre scontenta e disperata d'averti per marito contro su' genio. I' ti dò in scambio il Segreto del Mago della Montagna del Fiore, e quando questo Segreto è nel tu' possesso, chiedi pure, ché nulla ti mancherà.


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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