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      Al cavaglieri però nun gli garbeggiò punto di farsi ricognoscere in quel momento, sicché tirata la su' spada dalla fodera, si mettiede a picchiar giù di santa ragione e gli rinuscì sgattaiolarsela, ma con una ferita dientro una coscia.
      Il Re nun sapeva quel che si pensare di questa ostinatezza del cavaglieri, e perché lui nun voleva appalesarsi quand'era vincitore; diede dunque ordine che lo cercassino da per tutto, che fussan sbarrate le porte della città, e che glielo menassino alla su' presenzia. Guà! s'arrabattorno tanto i Ministri reali, rinfrustorno tanto per ugni casa e per ugni locanda, che finalmente gli rinuscì trovarlo il cavaglieri in quell'albergo dappoco, e lui steva a letto per via della ferita toccatagli dalle guardie.
      In sul primo dubitavano per insino se proprio era il cavaglieri 'gnoto della giostra, perché nun potevano capacitarsi che un signore a quel mo' volessi rimanere niscosto in un albergo da gente povera; ma lui gli fece vedere la su' ferita, e che se l'era fasciata con la pezzola della Principessa, sicché insenza tanti discorsi lo presano e lo condussan dal Re.
      Dice il Re:
      - Oh! che idea v'è egli trapassa per il capo di nun si far cognoscere almanco doppo la vittoria? Che misteri ènno questi?
      Arrispose Menichino, giacché quel cavaglieri, vo' ve ne sarete accorti, gli era lui 'n persona:
      - Che vole, Sacra Corona! Ognuno ha le su' idee, e anco io ho le mia.
      - Ma 'nsomma, - disse il Re, - ora 'gli è il tempo d'appalesare l'essere vostro e la vostra stirpe. D'addove vienite?


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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