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      Deccoti la sera arritorna Pietro, cena tutt'allegro e poi va a letto; ma quando lui si levò la mattina doppo vedde subbito luccicare l'anello in sul cassettone.
      - Di chi è quest'anello? - scrama, e lo piglia tra le mane e gli pare d'averlo visto dell'altre volte.
      Sona diviato il campanello e il camberieri corre a sentire quel che Pietro comanda.
      Dice Pietro:
      - Di', chi ce l'ha messo quest'anello in sul mi' cassettone? Di chi è egli?
      - Oh! mi perdoni, signor padrone, - arrispose il camberieri; - la colpa 'gli è tutta mia. I' ce l'ho lasso io l'anello per ismenticanza. Nun è però mi' proprietà, bensì del coco.
      - Chiama dunque il coco, - dice Pietro, e deccoti il coco vien su.
      Per nun farla tanto lunga, chiedi, domanda, arrispondi, finirno tutti per ricognoscersi; ma se le donne gli erano allegre, Pietro no dimolto, perché lui pensava a quell'altra moglie presa lì in Spagna, e propio nun sapeva come accomidar questo 'mbroglio.
      Quando però la figliola del Governatore riviense di campagna, Pietro si fece un animo e gli arraccontò tutte le su' avventure e come 'gli era capitata insin nel palazzo la su' prima moglie.
      - Dimmelo te come si rimedia. Io nun lo so davvero.
      Dice la su' seconda moglie:
      - Oh! e' si pol anco stare tutti assieme e d'accordo. Per me tanto i' nun son punto gelosa che [232] te abbi dua scambio d'una moglie. E' Turchi ne mantiengan di più. Dunque stiamo uniti.
      A Pietro nun gli parse vero di sentir parlare a quel mo' la figliola del Governatore. Che allegrìa con du' mogli, e tutte pane e cacio infra di loro!


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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