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      Disse allora il bambino:
      - Sorelline, nun si pole andar più 'nnanzi, dunque è più meglio fermarsi qui a pernottare.
      - Ma in dove ci s'ha a sdraiare? - domandorno quelle.
      - Oh! bella: o che nun ho con meco la mazza della vecchina? - disse il bambino.
      - Che volete voi? Un bel palazzo?
      - Sì sì, un bel palazzo, e che nun ci manchi dientro nulla.
      Lui battette la mazza 'n terra e subbito sente una voce per l'aria:
      - Comandi.
      - Comando un bel palazzo 'n questo logo, - arrispose il bambino, e in un tratto deccoti apparisce un palazzo tutto splendente, che era propio una maraviglia.
      I bambini nun fecian altro che nentrare per il portone, e quando l'ebbano girato in ugni parte, disse la bambina più grande:
      - I' ho fame: ci vorrebbe un bel desinare apparecchiato.
      Il bambino sbatté al solito la bacchetta, e la voce dice:
      - Comandi.
      - Comando una mensa 'mbandita.
      E una mensa riccamente piena d'ugni ben di Dio apparse in un battibaleno io mezzo della sala. Sicché dunque, mangiato a più potere, tutt'a tre preso un lume se n'andiedano nelle cammere, e insaccato il letto dormirne della grossa.
      Quando si svegliorno a bruzzolo e il bambino e le su' sorelline e' furno levate, deccoti comparisce la vecchia:
      - Bon giorno, bambini. Siete vo' contenti? State vo' bene?
      - Altro, se siem contenti!
      - Bravi, via! i' veggo che m'avete ubbidito. E come i' son contenta di voialtri! E se m'ubbidirete ugni sempre, sarà ben per voi.
      - Oh! dicerto, - arrisposano loro, - dicerto, che vi si vole ubbidire in tutto quello che ci comandate, nonna.


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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