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      Ma lui 'n scambio principia a tirar di quegli occhi di capra in nel grugno alle ragazze, che a quel brutto scherzo si messano a urlare:
      - Porco lezzone! 'Gnorante che tu nun sie' altro! - e dato di mano a un bastone, te lo legnorno il Mattarugiolo insenza rembolare, e a forza di spintoni lo buttorno fora di casa [299] e gli sbacchiorno l'uscio in sulle rene.
      Il Mattarugiolo, tatto pesto e svergognato, corse a casa piagnendo dal Savio.
      Dice lui:
      - Che ha' tu fatto? Chi t'ha egli concio a codesto mo'?
      Dice il Mattarugiolo:
      - I' son ito, come tu mi dicesti, a veglia dalle ragazze 'n fondo alla via, e loro m'hanno legnato.
      Dice 'l Savio:
      - Ma come? In che mo' ti sie' diportato con loro?
      - Guà! - arrisponde il Mattarugiolo, - i' gli ho tiro nel grugno dell'occhiate di capra.
      - Come dell'occhiate di capra? - scramò 'l Savio.
      - Guà! - dice il Mattarugiolo, - i' ho levo gli occhi alle capre e me ne son pienato una tascata, e a quelle ragazze i' gliegli ho butti 'n faccia. Nun lo dicesti te, ch'i' gli avevo a tirar dell'occhiate?
      Scramò 'l Savio incattivito:
      - Oh! birbone, allocco, insenza mitidio! Tu ha' guasto le capre? Te sie' la rovina di questa casa. Sorti di qui, bue, o tu ne buschi daccapo.
      Passano de' giorni e 'l Savio dovett'ire al mercato per le su' faccende. Dice 'l Savio:
      - Pròvati a aver giudizio, e provvedi alla casa, se ti rinusce.
      Quando il Mattarugiolo fu solo, deccoti si sente per la strada un pentolaio:
      - Pentolaio, donne! Tegami, donne! Chi l'ha rotta la pentola, donne? Pentolini, bastardelle, chi ne vole?


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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