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      Ce l'ho da me quanto mi pare.
      L'oste, malizioso, s'insospettì che ci fusse qualcosa di novo sotto, e quando il bambino fu dientro la cambera, lui stiede a spiare dal buco della chiave, e vedde il tovagliolo che apparecchiava da cena.
      Scrama l'oste:
      - Che bella sorte per il mi' albergo. Che! nun me la fo scappare.
      Lesto cerca un altro tovagliolo compagno della medesim'opera a dama, co' su' peneri, e in nel mentre che il bambino dormiva glielo scambiò con quello maraviglioso, sicché alla mattina il bambino nun se n'addiede della birbonata.
      Soltanto in nel bosco, perché aveva fame, volse servirsi del tovagliolo. Ma sì! fu tutto inutile che lo spiegassi e che urlassi: "Tovagliolo apparecchia." Il tovagliolo nun era più quello e non gli apparecchiò propio nulla. Disperato il bambino torna dall'oste a lamentarsi, e l'oste ci corse poco che nun gli randolassi delle briscole se lui nun fuggiva a gambe, e fuggì fintanto che [361] nun arrivò alla fattoria dallo zio.
      Lo zio in nel vedere il su' nipote a quel mo' strafelato gli disse:
      - Oh! che c'è egli?
      - Zio! - dice il bambino. - M'è successo che il medesimo oste m'ha scambiato anco il tovagliolo.
      Lo zio stiede in sull'undici once di picchiarlo ben bene quello scapato; ma poi, siccome s'avvedde che aveva da fare con un bambino s'abbonì. Dice:
      - I' ho capito; ma un rimedio perché te riabbi ugni cosa da quel ladro d'oste i' te lo darò. Decco! Questo è un bastone. Niscondilo sotto 'l capezzale e se qualcuno verrà a rubbartelo, te digli sotto voce: Bastona, bastona! e insin tanto che te nun gli di': Smetti, quello seguita.


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





Bastona Smetti