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      Dibatterno un pezzo in sul si pole e il nun si pole; ma da ultimo Peppe disse, che lui era figliolo del Re e che la voleva a modo suo, e a' giudici gli metté sotto agli occhi la potenzia della corona per persuadergli, e loro dovettano piegare 'l collo e nun far più accezione.
      Guà! chi comanda, comanda, e a opporsi la rinusce sempre a male.
      Dunque Peppe rivestì e rimpulizzì anco il mezzano, e po' tatti 'n carrozza s'avviorno per ritornare da su' padre, e per istrada Peppe volse sapere perché i su' fratelli s'erano ridutti a quella disperazione.
      - Eh! la miseria e la sorte contraria, - loro dissano: - ma 'n scambio a te la rota e' t'è girata ammodo.
      [435] Dice Peppe:
      - Basta fare il galantomo e nun aver de' vizi, la ricompensa de' boni portamenti nun manca mai.
      Que' dua però a un simile rimprovero si rodevano dientro e già si sentivano avvogliati di fargli qualche brutto tiro a Peppe.
      Dice lui:
      - Ma quando s'arriva a casa bisognerà bene che gliel'arraccontate al babbo i vostri successi, insennonò come darà sentenzia tra di noi, come lui e' ci ha 'mprumesso?
      Quegli però nun arrisposano a segno, e' nfrattanto la carrozza s'era ferma dinanzi a una pescaia dimolto larga e fonda fonda, e Peppe disse:
      - Scendiamo un po' a rinfrescarci e così anco i cavalli s'arriposeranno.
      Scesan dunque i tre fratelli soltanto e si dilontanorno 'n giro della pescaia, e quando il maggiore e il mezzano, che s'erano 'ntesi cogli ammicchi, crederno di nun esser veduti dalla sposa e da' servitori, co' un gran spintone buttorno il povero Peppe dientro l'acqua, e visto che lui era ito sotto e nun riappariva a galla, si diedano a sbergolare:


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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