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      - Moglie io? Che! mai e po' mai. Decco le donne! Tutte finte e bugiarde.
      Si rimettiede a letto e dormì tanto forte, che nemmanco sentì la Paurosa rivienire in cambera quasimente a levata di sole.
      Alla mattina la balia e il Re si licenziorno dal palazzo del mercante, ebbano di gran regali, e presto furno a casa della vecchia.
      Dice il Re:
      - I regali i' gli lasso tutti a voi e ci metto del mio questa borsa di quattrini: ma a patto, che se vo' lo sapete, vo' m'avete a 'nsegnare quella che ha ralleva la Vergognosa.
      Arrispose la vecchia:
      - Codesta balia la nun sta dimolito lontano. Abbadi; là sotto a quel poggiolo a diritto della strada, su d'una piccola spiaggia c'è una casetta: quella 'gli è l'abitazione della balia della Vergognosa.
      Il Re ci andiede diviato e trovò una donna che filava 'n sull'uscio. Dice:
      - Massaia, che fate vo' qui? Siete vo' sola?
      Eh! gnorsì, - disse la donna: - i' l'hoe una figliola che abbada alle pecore e il mi' marito va al bosco per le legna; i' resto 'n casa per [455] buscarmi un po' di companatico col filato. Un figliolo e' lo rivolse il Signore, e siccome a quel tempo i' avevo dimolto latte, rallevai la figliola mezzana d'un mercante ricco della città.
      Domanda il Re:
      - Nun ci andate mai dalla vostra figlioccia per un po' d'aiuto?
      E la donna:
      - Che vol ella, signore! 'Gli è tanto vergognosa questa mi' figlioccia, che a lei non gli garba vedere anima viva; e per di più, la su' mamma m'appone che la colpa è mia d'avergli avvezza a quel mo' la figliola: e però i' nun ci vo che di rado per nun sentire de' rimbrontoli 'ngiusti.


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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