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      Scrama 'l prete:
      - Ficurati! Se nun è rinuscito al Papa, come poi egli rinuscire a me?
      Il giovanotto 'gli era proprio disperato e fece ascherezza per insino a Setone, che gli disse:
      - Ti rendo tutti e' tu' quattrini e i fogli di banca, e vattene addove ti garba. Forse te lo troverai chi ti battezza e ti riscatta l'anima dallo 'nferno.
      Il figliolo dell'Imperatore riprincipiò dunque il su' viaggio, sempre solo, e, cammina cammina, viense alla spiaggia [485] del mare, e trovata una nave che partiva per la Grecia, ci montò su e doppo pochi giorni se n'andava a gironi per il deserto della Grecia insenza scontrarsi mai né con bestie, né con cristiani.
      Alla fine capitò a una grotta dientro uno sprofondo, e ci abitava un romito, che da 12 anni nun aveva più visto anima viva, occupato in preghiere, digiuni e penitenzie, concredendo a quel mo' di guadagnarsi facile il paradiso.
      Dice il romito a male brighe vedde il giovanotto:
      - Che cerchi 'n queste parti 'gnote?
      Arrispose il giovanotto:
      - Cerco un po' di riposo e qualcosa da mangiare, e bramo trovare uno che mi battezzi.
      - Come! - scramò il romito: - Accosì grande e nun sie' anco battezzato?
      A farla corta, il figliolo dell'Imperatore arraccontò tutta la su' vita al romito, che lo stiede a sentire con gran premuria; ma da ultimo gli disse:
      - Caro mio, se nun è stato capace 'l Papa a battezzarti, 'gli è impossibile che ti battezzi io. Ma fa' a mi' modo. Per istasera rimani qui, e domani co' una mi' lettera ti mando 'n vetta a un monte lontano, addove da 42 anni ci abita un altro romito di me più sapiente.


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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