Pagina (660/665)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      E' nun eran passe tre settimane, che successe per l'appunto quel che Anselmo aveva pensato; perché per un comando frainteso l'Argia principiò a gridare la camberiera e questa a rispondergli attraverso; se ne dissano d'ugni colore e da ultimo la camberiera stizzita scramò:
      - Eh! se lei 'gli ha uto 'n regalo il cagnolino delle fortune, bello sforzo! E' bastò che lei menassi una notte a dormir con seco quel cavaglieri.
      Anselmo che steva niscosto a sentire il battibecco tra padrona e camberiera, subbito disse al su' servitore fidato:
      - I' vo a Bologna, e te piglia questa spada e porta l'Argia in qualche bosco, e lì ammazzala e po' vieni a trovarmi.
      A male brighe partito Anselmo, il servitore con la scusa di una spasseggiata fece sortire fora sola con seco l'Argia, e arrivo a una selva disse:
      - Signora padrona, i' ho l'ordine 'spresso del su' marito ch'i' l'ammazzi per via de' su' cattivi portamenti. Dunque si butti 'n ginocchioni e s'arraccomandi a Dio alla lesta, perch'i' 'ntendo d'ubbidire.
      L'Argia volse [503] rispondere, supplicare quel servitore a nun esser tanto barbaro; ma lui sfoderò la spada e stendette la mana per infilziarla quella disperata. Però il colpo gli andiede a voto, e l'Argia in quel mentre sparì com'un fumo, e 'l servitore rimase a mo' d'un allocco, nun la vedendo più in nissun lato, corse a raccontare questo miracolo a Anselmo:
      - Ma che novella te mi dai a intendere? 'Gnamo! menami al posto addove tu di' che l'Argia è sparita. Mi vo' sincerare da per me.
      Gli ci volse del bono a que' dua a ritrovar la selva; ma più anco Anselmo fu sorpreso in nel vedere che lì c'era un palazzo tutto d'alabastro, con un tetto d'oro e le cantonate fatte di diamanti e altre pietre preziose e sul portone ci steva ritto un bratto mostro femminino, che uno l'arebbe creduto piuttosto un animalaccio salvatico e no di stirpe cristiana.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





Anselmo Argia Bologna Argia Anselmo Argia Dio Argia Argia Anselmo Gnamo Argia Anselmo