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      L'amore ha un orgoglio tutto suo. Da un lato si cerca d'ingrandire per piacere di piú, dall'altro s'insuperbisce di veder piacere a molti quello che piace e si studia solamente di piacere a noi. Giulio Del Ponte, che forse al pari di Lucilio aveva fra le signore qualche motivo per voler rendersi piacevole, aguzzava il proprio ingegno per tener bordone al compagno. E il resto della compagnia rimorchiata dai due giovani gareggiava di prontezza e di brio, nei piú gravi ragionamenti che si potessero instituire sopra alcune frasi della "Gazzetta di Venezia", la mamma anzi l'Eva di tutti i giornali. Infatti i Veneziani di quel tempo dovevano inventare e inventarono la Gazzetta: essa fu un parto genuino e legittimo della loro immaginazione, e solamente ad essi si stava ad aprire la biblioteca delle chiacchiere. Il Senatore riceveva ogni settimana la sua gazzetta sulla quale si facevano grandi commenti; ma anche in questo lavorio di finitura e d'intarsio Lucilio si lasciava indietro tutti gli altri di molto. Né alcuno sapeva come lui cercar le ragioni all'un capo del mappamondo di ciò che succedeva all'altro capo.
      - Che colpo d'occhio avete, caro dottore! - gli dicevano meravigliati. - Per voi l'Inghilterra e la China sono a tiro di canocchiale, e ci trovate tra esse tante relazioni quanto fra Venezia e Fusina! - Lucilio rispondeva che la terra è tutta una palla, che la gira e la corre tutta insieme, e che dopo che Colombo e Vasco de Gama l'avevano rifatta come era stata creata, non si doveva stupirsi che il sangue avesse ripreso la sua vasta circolazione per tutto quel gran corpo dal polo all'equatore.


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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