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      Infatti nella loro semplice religione essi definiscono coraggiosamente la vita per una tentazione, o una prova. Io non poteva definirla altrimenti che coll'eguali parole che si adopererebbero a definire la vegetazione d'una pianta. Aveva un bel piluccarmi le idee, un bel voltare e rivoltare questa matassa di destini, di nascite, di morti e di trasformazioni! Senza un'atmosfera eterna che la circondi, la vita rimane una burla, una risata, un singhiozzo, uno starnuto; l'esistenza momentanea d'un infusorio č perfetta al pari della nostra, coll'ugual ordine di sensazioni che declina dalla nascita alla morte. Senza lo spirito che sorvola, il corpo resta fango e si converte in fango. Virtł e vizio, sapienza e ignoranza son qualitą d'un'argilla diversa, come la durezza o la fragilitą, o la radezza o lo spessore. Ed io mi sdraiava comodamente nella metafisica del nulla e del pantano, mentre dall'alto de' cieli la voce d'un vecchio servitore mi cantava le immortali speranze! - O Martino, Martino! - sclamai - io non comprendo l'altezza della tua fede, ma gli insegnamenti che ne ritraggo sono cosķ grandi e virtuosi che soli farebbero malleveria della sua bontą. Abbiti l'ossequio del tuo indegno figliuolo anche al di lą della tomba, o vecchio Martino! Egli ti ha amato in vita, e se non ti diede gran parte della sua stima allora, adesso te la dona tutta, te la dona col fatto, accettando ciecamente i tuoi consigli, e mostrandosi degno di aver raccolto il prezioso retaggio.
      Primo effetto di cotal proponimento fu di stogliermi dal castello di Fratta per condurmi qua e lą in cerca di svagamenti e di piaceri, come altre volte avea fatto.


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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