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      No, non sarà mai vero che tu nieghi a me l'unica grazia che ti chiedo, supplicandoti per quanto hai di piú sacro e di piú caro al mondo, per la memoria per l'eternità dell'amor nostro!
      - Oh Pisana, io non ho mai violato alcun giuramento!
      - E per questo appunto te ne scongiuro; vedi? la felicità de' miei ultimi momenti pende ora dalla tua volontà, dalle tue labbra!
      - Dunque è proprio necessario?... È un tuo decreto irrevocabile?
      - Sí, Carlo; irrevocabile! Come il dono che ho fatto a te di tutta me stessa; come il giuramento ch'io rinnovo ora che tu sei l'essere piú nobile e generoso che abbia vestito mai spoglie mortali!...
      - Oh ma tu mi stimi piú assai che non valga; tu mi chiedi quello che non posso...
      - Tutto tutto potrai!... se mi ami ancora!... Giurami che vivrai pel bene della famiglia ch'io ti imposi, per l'onore della patria che insieme abbiamo amato, e ameremo sempre!...
      - Pisana, lo vuoi?... Or bene, lo giuro!... Lo giuro per quel desiderio che avrei di seguirti, lo giuro per la speranza invincibile che la natura penserà presto a sciogliermi del mio giuramento!...
      - Grazie, grazie, Carlo!... Adesso sono felice; torno degna di Dio!...
      - Ma una cosa anch'io ti dimando, Pisana, di non pascerti piú a lungo dei lugubri pensieri che ti fanno morire prima del tempo, di adoperare quella felicità che in te rinasce, a ravvivare la tua salute, a rianimare il tuo coraggio, a serbarti insomma per noi, per noi che ti amiamo tanto!
      - Oh tu sí, vedi, tu mi chiedi piú di quanto possa concederti!


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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