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      ... Non ha due occhi colore del lapislazzulo che dinotano un'anima candida ed amorosa, e colorito e capelli e statura che a scegliere non si potea fare di meglio?... Non è fornita di buon ingegno, e di modi riserbati e gentili come si addicono ad una zitella? Non è divota come un santino, umile ed ubbidiente poi che sembra un agnello?... Dove vorresti trovare una figliuola piú esemplare?... Io per me torrei di essere un giovine per poterla sposare; e fortunato tre volte quello cui toccherà una tanta fortuna, ma ci guarderò tre volte prima di dargliela.
      Io non rispondeva nulla e lasciava che si sbizzarrisse nel suo panegirico; soltanto accennandole di parlar piano quando sospettava che la ragazza fosse nella camera vicina, e stesse anche origliando come qualche volta io l'aveva scoperta.
      - Orsù, dunque! - continuava l'Aquilina - non istarti lí ingrognato che pari una statua!... Sei forse padre per nulla?... Dacché non hai piú negozi in piazza, e mio fratello sgobba per te in campagna, sei diventato il piú gran disutile che si possa immaginare!... Non sei buono ad altro che ad impancarti in un caffè, a legger le gazzette e fors'anco, Dio non voglia, a chiacchierare senza prudenza con qualch'altro vecchio matto e a comprometterti.
      - Aquilina, se si potesse, ti giuro che parlerei sovente, ma...
      - E cosa faccio ora dunque?... Non ti dico di parlare? Non ti esorto da un'ora palesare le tue osservazioni? Non son qui anche con troppa pazienza ad ascoltarti?...
      - Allora ti dirò che la Pisana non mi sembra cogli altri la stessa che si mostra con noi: e che quando non la si tien d'occhio cambia subito maniere che è una meraviglia, sicché ho gran paura che tutte le sue belle doti non sian altro che fintaggini, e...


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





Aquilina Dio Pisana