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      Interventi più consistenti (come ad esempio la restituzione dei nomi propri originali, talvolta alterati) avrebbe compromesso la metrica del verso. Una lista degli interventi correttivi sono riportati in appendice.
     
      Si è tolta la dieresi perché usata un modo spesso immotivata (rifluënte, magïone, gïunta, maestöso, rïvolve): può indicare la presenza di un semplice accento (bïga, uccïse, Cïrce, estïngua, rapïscami, unïo) un passato remoto contratto (sfuggïro), per falsa etimologia (chïoma)
     
      roteändo > roteandoinsidïando > insidiando
      cerëale > cerealeimpetüosa > impetuosa
      Läerte /Laërte > Laerte
      vïaggio /viäggio > viaggioaffettüoso / affettuöso > affettuoso
     
      La j è stata mutata in i.
      Si è aggiunto un accento circonflesso alla sillaba tonica dei passati remoti contratti, anche per distinguerli dall'infinito o da altre forme omografe:
     
      ombrar "ombrare" > ombrâr "ombrarono"
      libar "libare" > libâr "libarono"
      amaro "amaro" > amâro "amarono"
      fêro "fecero" > fèro "fiero"
      mandarti "mandarti" > mandârti "ti mandarono"
     
      Anche: potèo "poté"
      cadèo "cadde"
      colpìo "colpì"
      féo "fece"
      sfuggìo "sfuggì"
     
      I nomi propri in -eo essendo a volte piani, a volte sdruccioli sono sempre accentati per facilitare la lettura: Idomenèo, Pròteo, Eumèo, Clitòneo, Ercèo, Nèleo, Tèseo, Pèleo
     
      Il suffisso patronimico -ide, per le regole di accentuazione del greco, era accentato sulla -i-, perché l'ultima sillaba era lunga (conteneva una -?-); essendo questa una ? (iota breve), nei prestiti latini e successivamente anche in italiano, l'accento passava dalla penultima alla terz'ultima sillaba:


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Odissea
di Omero (Homerus)
pagine 437

   





Cïrce Laërte Laerte Idomenèo Pròteo Eumèo Clitòneo Ercèo Nèleo Tèseo Pèleo