Pagina (32/437)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      ..
      Andò a chiedergli ei là velen mortalePer imbever le frecce, e non l'ottenne 320
      D'Ilo, ché tema degli Eterni il prese;
      Ben lo gli diede il padre mio: cotantoDismisurato affetto gli portava!
      Oh! se tal qui irrompesse! Avrìan costoroRatto la morte e 'l maritaggio amaro. 325
      Ma se venir de' Proci a vendicarsiDebba in sua reggia o no, sulle ginocchia
      Sta degli Eterni. Ad avvertir t'assenno,
      Come tu quinci discacciar li possa.
      Orsù, al mio dir porgi l'orecchio ed opra: 330
      Convoca i prodi Achivi a parlamentoDimani, e 'l tuo sermon converso a tutti,
      Chiama gli Eterni in testimoni, e a' Proci
      Spèrgersi ed ir a' tetti loro ingiungi.
      Se di nozze il desìo punge la madre, 335
      Ritorni a' tetti del possente Icàrio;
      Quivi i parenti fermeran le nozzeCon ricchi doni, quanti mai s'addice
      Ch'abbiano a seguitar figlia sì cara.
      Piàcemi un saggio ancor pòrgerti avviso, 340
      E tu 'l ricetta in cor. La miglior naveDi vénti eletti remator guernita,
      Del padre va', da sì lunghi anni assente,
      Novelle a procacciar; sia che un mortaleLe ti narri, sia che la voce ascolti 345
      Dall'Olìmpio inviata, arcana voceChe tutti ascosi eventi apre e disvela.
      Va' prima a interrogar Nèstore a Pilo.
      Indi appo il biondo Menelao in Isparta,
      Che di tutti gli Achivi ultimo giunse. 350
      Se udrai che vive e che ritorna Ulisse,
      Sostien, benché dolente, un anno intero.
      Ma s'odi ch'ei perì, ritorna e gli ergiUn sepolcro e magnifici i funèbri
      Onor per Te, come è ben degno, ei s'abbia. 355
      Indi eleggi alla madre un altro sposo.
      Adempiuti che avrai cotesti uffici,


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Odissea
di Omero (Homerus)
pagine 437

   





Ilo Eterni Proci Eterni Achivi Eterni Proci Icàrio Olìmpio Nèstore Pilo Menelao Isparta Achivi Ulisse