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      ? 345 "Te' queste dapi, al forestier le porgi 425
      E gli comanda mendicar in giroDa' Proci, ché 'l pudor, dic'ei, non giova
      Ad uom che giace di miseria al fondo."
      ? 348 Ito il pastor, disse all'eroe: "Straniere,
      Ciò ti manda Telèmaco e t'ingiunge 430
      Da tutti i Proci di accattar in giro:
      Ché al mendico il pudor, dic'ei, non giova."
      ? 354 "Olìmpio Re! Deh! fammi tra gli umani
      - L'eroe sclamò - Telèmaco beato;
      Quant'agita nel cor, tutto gli adempi!" 435
      ? 356 Ed ecco ad ambe man prendendo il tuttoSul turpe zaino, innanzi a' piè 'l si pose.
      Cibàvasi, finché di Fèmio 'l cantoNell'aula risonò; ma come al pasto
      Diè fine, anco il divin vate cessava. 440
      Alto rumor per entro all'aula intantoLevàvasi dai Proci. Apparve allora
      Ad Ulisse Minerva ed esortolloDai Proci 'l vitto a mendicar, ond'egli
      Raccerti e scevri dal nocente il giusto; 445
      Benché a morte sfuggir nullo pur deggia.
      A destra s'avviò, n'andò alla cerca,
      Stendendo a ognun la man, come gran tempoAccostumato ad accattar si fosse.
      Tocchi fûr di pietade, il sovvenîro, 450
      E non senza stupor chiedean l'un l'altroChi fosse? e donde il forestier? A un tratto
      S'alzò il caprar Melànzio e sì rispose:
      ? 370 "Quanto a costui, m'udite, o dell'esimiaRegina amanti, ch'io pur dianzi 'l vidi. 455
      De' verri 'l guardian qui 'l conducea,
      Ma di qual gente vàntisi l'ignoro."
      ? 374 Antìnoo in questa rimordea 'l pastore:
      O troppo noto Eumèo, perché guidastiA cittade costui? Non abbiam forse 460
      Erranti infesti, mendicanti in copia,
      Peste de' nostri deschi? O nulla curi


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Odissea
di Omero (Homerus)
pagine 437

   





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