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      X. Le armate, operanti come macchine, messe in moto dalla monarchia e dal dispotismo.
     
      XI. Del clero è a distinguersi: quello delle campagne, in genere, buono; delle città, cattivo; del resto, molto istruito. Dei frati, sporchi, ignoranti, e codardi nella generalità. Per sentimenti nazionali si sarebbe trovato qualcuno in Lombardia e nel reame di Napoli.
     
      XII. Quanto a costumi e perfino a vizî, bastardume nella massa degli abitanti; il dolce far niente acquistato dagli Spagnoli e la loro boria, la leggerezza e la loquacità francese, mista alle abitudini tedesche. E questo andare si verificava a oltranza nel reame di Napoli, ove gli Spagnoli non si sarebbero distinti dagl'indigeni.
      Del resto, prontezza alla parola, ad entusiasmarsi e avvilirsi subito dopo, ad accusarsi l'un l'altro, a diffidare, a calunniare, a prendere partito cieco per un uomo, a seguitar l'individuo anziché il principio. Frutti di tre secoli di servitù, di scorrerie straniere, delle corruttele a bella posta mantenute dalla viltà dei nostri governi, e dalle dottrine ed abitudini del cattolicismo.
     
      XIII. Pervertimento della opinione nazionale e repubblicana per le opere di Gioberti, di Azeglio, di Balbo. I loro scritti, coi discorsi di Mamiani e di altri distinti fuorusciti, avevano paralizzato il vigore della parte buona delle popolazioni, sviate le menti immergendole in una confusione di dottrine pelasghe-cattoliche-italiane-papali-romane, e di tanti altri rancidumi sistematicamente accozzati insieme. La gioventù, vaga di novità, lasciava i forti accenti di Alfieri, e dimenticava i virili sensi di Foscolo(7). Presa all'esca dell'eloquenza giobertiana e alle sue filippiche contro i gesuiti, ammaliata dalle generose frasi del romanziere d'Azeglio contro gli errori papali, e dalle enfatiche parole del giornalismo, che a guisa di torrente irrompeva d'ogni lato; si dava a leggerne con grande ardore le opere; sorbiva così lentamente le dottrine di una moderazione stolida ed inopportuna, di franchigie costituzionali, o meglio di eunuca redenzione; e s'ingannava per sé medesima intorno ai mezzi ed ai principî atti a rigenerare l'Italia.


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Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





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