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      Nulladimeno si associò a me, e stabilimmo di operare di concerto. Ne scrivemmo a Mazzini. Fontana, più esigente di me, gli dimandò informazioni intorno al piano generale, dando a travedere il desiderio di conoscere quali insurrezioni avrebbero dovuto essere simultanee alla nostra. Mazzini, rispondendo a me, e non a lui, diceva: "Deciditi pel sì o pel no; scuotiti, e a posta corrente invierò il danaro". Riscrissi, accettando di mettermi alla direzione del moto: e a volo di posta ebbi l'ordine per 7.000 franchi.
      Quali elementi aveva io pel movimento?
      Mi accingo a dirlo.
      1°) Ricci e Cerretti, due giovani attivi, narravano: il primo, di avere a disposizione qualche centinaio di uomini di Massa, Carrara, Fosdinovo, Fivizzano, Sassalbo, e del contado: il che in parte era vero; il secondo, di poter contare sur un cento guardie nazionali della Spezia e di Sarzana, oltre a un buon numero di fucili, che dovevano portare seco; e in ciò s'illudeva: ma anziché a sua colpa deve attribuirsi a questo, che nelle cospirazioni, sovra cento giovani che promettono lungi dal pericolo, cinque o dieci mantengono la parola all'istante dato;
      2°) parecchi fuorusciti, dimoranti in Nizza e a Torino, tutti ex-uffiziali, pratici di guerra e istruiti, che stavano a mia disposizione; oltre ad alcuni altri che potevano servire come fedeli, e arditi soldati(18).
      Dato il danaro necessario pel viaggio a questi, ne spedii alcuni alla Spezia per la confezione di ventimila cartucce, e diedi loro una provvisione di circa quarantamila cappellotti da fucile.


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Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





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