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      Poscia me ne partii io stesso pel Colle di Tenda coll'ex-maggiore Ugo Pepoli(19). Toccai Torino, m'abboccai con altri uffiziali, e mi condussi a Sarzana.
      Gli uomini destinati per le munizioni stettero in una campagna della Spezia; non fu possibile a Cerreti di trovarla nelle prossimità di Sarzana; il che fu cagione d'inconvenienti.
      Sulla fine di agosto m'indettai con Fontana di Carrara, ex-maggiore di Garibaldi: giovane ardito, buon patriota, e capo influente de' Carraresi. Tutto fu concertato con lui, con Ricci, con alcuni del ducato di Modena, ed altri di Sarzana. Ciò posto, fissai di passare le frontiere alle due del mattino del 2 settembre, se non erro, onde sul far del giorno essere sotto Carrara; e fin dal mattino del 1° settembre inviai l'ordine alla Spezia, perché alle undici di sera gli uomini del Cerretti e le munizioni fossero stati al luogo di riunione, fuori di Sarzana, dal lato più vicino ai confini modenesi. Sul far di notte mi avviai a quella volta con Merighi(20), Nisi Ricci, e Torre Angeli. Trovammo al luogo di convegno cinque giovani inermi del ducato; e di lì a non molto ci raggiunsero un venti di Sarzana: portavano in tutto da quattordici fucili colle rispettive cartucce. Quindi aspetta aspetta, ma invano: niun altro comparve.
      Erano già le due dopo mezzanotte, quando da' posti avanzati ebbi avviso che si avvicinava una compagnia di bersaglieri piemontesi. Questa notizia portò qualche agitazione nei giovani: è ben naturale.
      Qual partito mi rimaneva in tal caso?


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Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





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