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      E l'Orsini dov'è ora?
      Dicesirispose quegli "a Marsiglia, ritirato da ogni cosa politica."
      Fa molto beneosservai di passaggio, entrando poscia in altri argomenti. Mi convenne intanto mandar giù buonamente le accuse che mi si davano, perché nella posizione o di giustificarmi a mezzo o di scoprirmi per quello che era, il mio dovere voleva che tacessi, e il feci, sebbene a malincuore.
      I[oni] del resto non faceva che ripetere ciò che aveva udito: d'altronde, egli è giovane onestissimo e buon patriota.
      Intanto io aveva ricevuta una lettera di Mazzini la quale mi diceva che avessi posto qualcuno, in sembianza di vedetta, sulla strada Giulia; che per questa dovevano venire gli uomini della spedizione; che a tutti coloro che portavano un fiore al cappello, si fosse chiesto: "Olà, galantuomo, dove andate?" e se avessero risposto: "Dal signor Francesco o dal signor Giuseppe", ciò indicava esser loro dei nostri; infine, all'impostare della lettera ei si metteva in cammino per raggiugnermi. A questo nuovo metodo di riconoscimento militare, tanto io che il mio amico Co[nti] ci mettemmo a ridere, ma ei bisognò uniformarvisi, perché non vi era più tempo da contromandare l'ordine. Co[nti] si postò adunque sulla via Giulia.
      Ora è mestieri che scenda a qualche schiarimento per le nostre risa alle parole di riconoscimento poste da Mazzini.
      I mesi di luglio e di agosto formano la più bella e dilettevole stagione per gli abitanti del Cantone Grigioni, l'aria vi è pura, il calore estivo quasi insensibile, le piante e i fiori proprî di quelle alte montagne in vigore.


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Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





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