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      I numeri 9, 11, 12 corrispondono sul prospetto del castello; il 5 e il 6 sulla parte sinistra e sul cortile interno; l'8 e l'1 sulla parte destra; il 2, 3 e 4 sulla parte di dietro soltanto. Il 3 e 4 sono le peggiori; piccole, con finestre alte, con ferriate e grate assai grosse, hanno una sola porta e ciò perché si possa udire il più piccolo rumore che si fa dal prigioniero. Il numero 4 è più alto del 3 di due gradini, e più stretto: non vi batte il sole che dalle due pomeridiane fino alle quattro, e all'inverno non si vede lume che alle nove del mattino.
      La custodia dei prigionieri è affidata ad un individuo, che presso l'Austria chiamasi ispettore: questi è risponsabile de' prigionieri in faccia al governo, che gliene ha affidata la cura; fa che i prigionieri non comunichino tra loro, che non si vedano quando vanno agli esami, che non insorgano risse, e che non manchi loro nulla di quanto è dovuto loro per diritto carcerario.
      L'ispettore in tutte le carceri ha amplissima facoltà dal governo austriaco, in ispecie pei delitti politici: può quindi a suo grado incatenare, dar bastonate, mettere a pane e acqua un individuo ogni qual volta che gli piace; e ciò si verificò appunto durante il processo militare del 1852. L'ispettore ha sotto di lui sei secondini o guardie; questi fanno tutto il servizio dei detenuti, il quale è diviso come segue: tre secondini non possono uscire mai dal castello durante ventiquattro ore; montano alle otto incirca del mattino, e ne smontano alle otto del giorno seguente, dando la consegna agli altri tre.


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Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





Austria