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      Vicentini era nativo di Gorizia: sino da giovane avea fatti gli studî legali, e percorsa la carriera degli impieghi; all'istituirsi della Corte era consigliere nell'imperiale e reale tribunale di appello in Milano: uomo di circa 60 anni, piccolo, brutto, e torto assai nelle gambe: ha moglie giovane, e parecchi figli. Per quanto concerne il trattamento carcerario, mostrossi umano, rigoroso poi sino allo scrupolo per ciò che risguardava i processi, e il suo dovere in qualità di giudice: affigliato segreto della società di Gesù, mostrava a perfezione tutte le doti che caratterizzano i loiolisti.
      Picker, di Vienna: celibe, alto della persona, di forme alquanto pronunziate e vaghe, tipo germanico di pel biondo e calvo, mostrava sui quarant'anni; la sua gentilezza sapeva dell'affettato; accompagnava il prigioniero col berretto in mano sino alla porta. Negl'interrogatorî, a seconda di chi aveva per le mani, faceva l'aspro o il dolce.
      Percorse la carriera militare, e quando gli Austriaci, bombardata Bologna, se ne impadronirono nel maggio del 1849, egli era capitano auditore.
      Cadute le Romagne sotto il dominio austro-pretino, venne commessa a lui la compilazione e direzione dei giudizî statarî.
      Nella sola Bologna, a suo detto, ne fece moschettare venticinque. Ma, secondo lui, erano malfattori, popolani, gente da macello.
      Durante il suo potere, fu fucilato altresì il padre Bassi; fece il possibile per avere Garibaldi, e non vi riuscendo, si diede a rintracciare le spoglie mortali della moglie di lui.


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Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





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