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      I nostri oppressori incominciano di nuovo a profondere perdoni e amnistie(45): rammentate, che la liberazione di alcuni individui non è la libertà della nazione italiana; rammentate, che le concessioni, che eglino vi fanno, sono concessioni strappate loro dal timore di vedervi insorgere.
      Siate dunque calmi; rimanetevi fieri e dignitosi; e state lungi dalle feste, dai tripudî, e da una intempestiva generosità.
      L'odio allo straniero, che vi opprime; l'odio e la vendetta contro i principi italiani, che gli porgono mano, debbono essere a capo di ogni vostro pensamento od azione.
      Le glorie dei vostri avi, la magnificenza dei vostri templi, la sublimità dei vostri capolavori, fanno viemaggiormente risplendere la vostra pochezza moderna. Anziché menare vanto di ciò che non è opera vostra, sorgete ad imitarne gli autori; e colla libertà acquistata, create nuovi fatti propri del genio, che natura concesse all'Italia.
      APPENDICE
     
      I
     
      Il cardinale Lambruschini al Cardinale Legato di Bologna(46).
      Lo informa, che i governi esteri sorvegliano i movimenti dei rifugiati italiani, e dice formalmente, che lord Aberdeen ha promesso di fare altrettanto in Inghilterra.
      Questo documento è della più alta importanza: mette in chiaro un fatto posto in dubbio dagli stessi Inglesi. Eglino credono, che noi rifugiati siamo qui totalmente liberi, e che le nostre azioni passino come le loro inosservate alla polizia. Ma egli è tutto al contrario. I nostri passi sono contati; né l'attuale ministero è molto differente da quello di lord Aberdeen.


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Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





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