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      Il povero Bovi, perché non volle lasciarsi aggirare dagl'imbroglioni, perché teneva nel più gran segreto la condotta del processo affidatogli, fu studiosamente fatto cadere in una umana debolezza, fu perduto con non poco discredito del Governo stesso. I Romagnoli, bisogna persuadersene, vogliono essere soli, di qualunque partito essi siano, e guai a chi si intromette fra essi che sia di altra provincia! Vogliono essere assolutamente indipendenti, e le parole Legge, Religione, Papa vogliono cancellarle dal loro vocabolario. E non per altro che per togliersi al dominio ecclesiastico, vanno inventando contro il Governo pontificale le più insulse menzogne. Ed è pur lacrimevole vedere che ben riescono nel loro intento, dacché essi soli hanno saputo e sanno ispirare in tutti quelli che gli stanno a contatto tale contrarietà contro il Sommo Pontefice, che in Toscana, in Lombardia, e in Piemonte nominare il Papa vale lo stesso che pronunziare un nome obbrobrioso, o per lo meno ridicolo. E non si dovrà provvedere, non si dovrà riparare, non si dovrà tentare almeno di togliere a questi empî la potestà di propagare la loro demoralizzazione, d'instillare queste massime infernali nella povera gioventù? Il granduca di Toscana ha conosciuto qual peste attirata si fosse ne' Stati suoi; ed ha veduto il nembo che lo minacciava, ha rinunziato al suo sistema di dolcezza, ha discacciato da' Stati suoi tutti gli esteri intaccati dalla tarma politica; e quelli fra i suoi sudditi a cui si è riscaldata la testa, in dettaglio li fa rinchiudere in carceri rigorosissime, dove gli fa apprestare pane, acqua, e bastonate in proporzione del calore che li ha investiti, senza impacciarsi della noia dei processi.


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Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





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