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      Il mio avviso è, dopo dilungatomi un cinque miglia, di andare a traverso i campi, ecc., e condurmi o agli Apennini o verso Pavia. Qui non se ne possono accorgere che alle otto del mattino, vale a dire tre ore dopo che sono uscito del ponte, cui si apre alle cinque. Se potessi fare con un mezzo di trasporto un lungo tratto, andrebbe a meraviglia. Io credo di dover sollecitare per vedere se sono a tempo che la campagna non sia spogliata del tutto di fogliame. Del resto ho preveduto il prevedibile; conosco appuntino la disposizione del Castello, le fosse, quando vi è acqua e quando no; sono ben guardate, ma non monta; siatene certi. Mi raccomando delle seghe, che siano buone e fine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L'oppio adunque sia in buona quantità; potrebbe servire per dieci o per dodici e tredici - in tutti i casi è meglio averne d'avanzo. Io calcolo di fare, ecc. - dopo quindici giorni che avrò ricevuto il tutto, o anche dopo dieci - e se sapessi ove indirizzarmi per un mezzo di trasporto, per fare in poche ore un venti o trenta miglia, sarebbe assai meglio. Tuttavolta farò come mi suggerisce il mio ingegno, meglio che potrò. Pare che nelle campagne non si faccia una grande sorveglianza, giacché è stata aggredita la diligenza, a sei o sette miglia di distanza, da venti persone armate di fucili nuovi, senza che se ne sia potuto arrestare o vedere alcuno. Io potrei protrarre la cosa alla primavera, ma non mi fido: è venuto un ordine da Vienna che si solleciti il processo, e non vorrei non essere più in tempo.


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Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





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