Pagina (360/371)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non deridete tenui principî, che preparano gli animi a sacrifizî maggiori e più gravi: sappiate volere; il vostro popolo, che vi ode parlare di patria, domanda esempi e sacrifizî, perché egli è uso a fare davvero!
      Cominci a deporre straniere usanze chi vuol fare da sé; nuoce al corpo, e mal s'addice il fumo del tabacco fra le dolci aure olezzanti dei fiori d'Italia.
      Chi oserà dire questo costume bisogno degl'Italiani? Per un popolo che sorge, bisogno vero è amare e giovare, come meglio si può, alla patria
      .
      E quanto si chiedeva in queste parole, veniva fatto con potenza di volere, con concordia universale. Quai giorni non furono quelli! Il sacrificio era dolce in chi voleva cacciare lo straniero, in chi intendeva redimere l'Italia. - Giovani italiani! Rammentate quai generosi fatti nascevano dieci anni or sono: infiammatevi di nuovo dell'entusiasmo, onde quel giovani erano animati; e siate pronti a insorgere in massa per cacciare gli stranieri e gl'interni oppressori, che lacerano il seno della vostra infelice patria. (N.d.A.)
      (9) Mazzini, a sua propria scelta, si è sempre creduto il rappresentante della rivoluzione e della repubblica tanto d'Italia che di Francia: di questo pur l'accusano i principali repubblicani francesi in uno scritto pubblicato nel 1852 a Bruxelles, e firmato tra gli altri da Louis Blanc e Pierre Leroux. (N. d. A.)
      (10) Carlo Alberto non può chiamarsi traditore come gli altri principi italiani: questi corsero alla guerra col prestabilito accordo di ritirarsene, non appena loro si presentasse un'occasione: mentre il primo voleva vincere, e non cedette che alla forza.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





Italia Italiani Italia Mazzini Italia Francia Bruxelles Louis Blanc Pierre Leroux Carlo Alberto