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      No, non ne esiste di tal fatta.
      Mazzini, Campanella, Saffi, certo Bezzi, l'ex-avvocato, ora birraio, James S[tansfeld], la signora Emilia Haw[kes], la signora Gi[bson Aretusa Milner], la signora Bi[ggs Matilde] in Londra; Maurizio Quadrio altrove, e la signora Fan[ny Di Negro Balbi Piòvera] in Genova, sono le persone, che dicono avere in mano le sorti dell'Italia, e forse (almeno se lo credono) quelle dell'Europa.
      L'organo di tutti questi signori è l'Italia del Popolo, che si regge in piedi per le sovvenzioni delle suaccennate signore. Questo giornale ha due scatole a sua disposizione: in una tiene il veleno, nell'altra il patriottismo; e così, a seconda che un individuo loda o biasima il nuovo Maometto, o l'uno dei suaccennati signori o signore, sparge il veleno e cerca di infamare, o crea invece un patriota, un eroe di colui, che ad occhi chinati obbedisce, e si fa servo del grande agitator ligure. (N. d. A.)
      (40) Non parlo degli abitanti delle campagne o agricoltori, perché in genere i nomi d'indipendenza e costituzione sono per loro parole arabe: ciò che dissi intorno a queste classi nel Capitolo IV della prima parte, non ha avuto certo grandi cambiamenti dopo il 1848. (N.d.A.)
      (41) La unità morale è la sola, che costituisce all'interno la forza d'un popolo, di una nazione; senza di essa l'unità politica suona dispotismo, e scompare alla prima occasione. E questa fu appunto la ragione, per cui ai primi attentati dei barbari contro Roma, nessuna provincia si diede cura o interesse di puntellare l'impero.


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Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





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