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      Al momento che scrivo i gelsi del Vallo nostro verdeggiano di frondi, che nessuno raccoglie; ed i proprietarii invece di scemare l'enorme prezzo, che finora han richiesto, durano saldi a ritenerlo. Vero è bensi che da 15 anni a questa parte non si è fatto altro che piantare gelsi: ma l'industria serica non è cresciuta, ed i gelsi cresciuti devono ora tagliarsi.
      Insomma: l'industria serica è tra noi esercitata dalle donne dei massari, dei massarotti, e degli altri contadini; ed esse la trascurano, perché spaventate dall'enorme prezzo della fronda han detto al pari dei loro mariti: Il povero si affatica pel ricco. I massarotti, di cui siamo a discorrere, mandano a male i terreni che tolgono a fitto dal ricco; giacché non avendo l'abitudine di chiudere nelle stalle i buoi rovinano tutta l'alberatura del fondo; il che fa sí che non trovino facilmente chi fitti loro le terre. E però dove mancano terreni comunali questi ultimi massarotti, di cui parliamo, sono assai pochi.
      La sparizione della classe dei massari, e la diminuzione crescente dei massarotti sono due piaghe dell'ordine sociale tra noi. Il nostro popolo è quasi tutto attualmente di coloni e di braccianti.
      25 giugno 1864.
     
     
     
      III. - I MEZZADRI
     
      Quando i bisogni domestici e il mancato ricolto costringono il massarotto a disfarsi dei buoi, e sgocciolano la borsa del fittaiuolo l'uno e l'altro non hanno altro partito per vivere che di diventare mezzadri, o coloni. Il colono diventa tale per bisogno; il ricolto o fu scarso, o consumato, l'inverno con le sue brevi, inerti e fameliche giornate è vicino, ed egli entrando nella mezzadria comincia a porre per primo patto, che il proprietario gli faccia un mutuo, gli dia una scorta in sementi, ed in bestiame, e questi ed altri debiti si pagheranno in agosto.


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Persone in Calabria
di Vincenzo Padula
Parenti Editore Firenze
1950 pagine 319

   





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