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      - Elleno col fanciullo marchiatore non tirano piú di 34 centesimi al giorno e non toccano nessuna mancia. Di queste donne alcune vengono nei conci coi mariti, altre coi padri, altre sono avventuriere.
      Viaggiando una volta per le maremme fummo colti dal mal tempo. La pioggia ci aveva tutti fradicii, poi, come spiovve, una neve soffice e bioccoluta prese a caderci addosso, e pensammo di far notte in un concio, che ci appariva in distanza. Ci accozzammo per via con mulattieri, venuti colà da vari paesi per trovar lavoro per sei mesi all'anno. "Come vendete la legna?" chiedemmo loro. "Cento trentacinque chilogrammi ci si pagano una lira, e 70, e dobbiamo a nostro rischio tagliarle nei boschi comunali; e nondimeno il fattore che ce le pesa, le segna sempre nel suo libro al meno, e per poco che fiati in contrario ti dà del sagoma sul capo". Traversammo un campo esteso dove da venti braccianti cavavano la regolizia, e domandammo: "Quanto vi si paga la vostra giornata?". "Noi lavoriamo, - risposero, - non a giornata, ma a compito, e ci si dà una lira e 70 centesimi per ogni cento trentacinque chilogrammi di radice; e nondimeno il fattore che ce li pesa segna al meno nel suo libro, e per poco che fiati ti dà del sagoma sul capo".
      Vedemmo fuori del concio vagare asini, gatti e galline, e chiedemmo: "Di chi sono quelle bestie?". Sono dei concari e delle loro donne, che emigrando dai paesi nativi, e lasciando chiuse a chiave le loro casette, portarono seco i gatti, i polli e quegli asini, che vacano.


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Persone in Calabria
di Vincenzo Padula
Parenti Editore Firenze
1950 pagine 319