Pagina (178/319)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Or vediamo come i guardiani adempiano il loro officio. Chi ne ha molti, e possiede poderi in monte ed in marina, può dormire tra due guanciali; ché il brigante si lascerà innanzi morire di fame che toccare la piú rognosa delle pecore, perché egli sa che se d'inverno scende alle maremme, e di està sale alle montagne silane troverà da per tutto le guardie, alle quali al proprietario non costa piú che una parola che dica per averne al giorno appresso il capo reciso. E ciò è vangelo, e finora a noi manca l'esempio di grandi signori sequestrati o danneggiati dai briganti; briganti che vengano dalle provincie vicine, briganti che si fermino tra noi un giorno per andare oltre il dimani possono molestarli, e li molestarono piú volte; ma i nostri li rispettano, e li rispettarono sempre per paura.
      La pasqua dei guardiani è tutte le volte che vi hanno briganti in campagna, e seguono dei sequestri. Ognuno allora li carezza, e le famiglie dei sequestrati ne implorano la protezione per avere piú arrendevoli i briganti. I padroni stessi se ne impaurano, e molti ne udimmo lamentarsi di loro miserabile condizione, che li costringeva a far buon viso, allargare le mani, e chiudere gli occhi, e dar subito e volentieri ciò che il guardiano chiedesse, il quale spesso finge di venirgli innanzi a nome dei briganti afforzando le inchieste con mille minacce. E non può farsi altrimente, ché parecchi padroni furono negli anni addietro catturati per tradimento e complicità dei medesimi guardiani, che ingrati e nemici, come tutti coloro che servono, non aborrono dal mordere la mano, che dà loro il pane.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Persone in Calabria
di Vincenzo Padula
Parenti Editore Firenze
1950 pagine 319