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      I fratelli non capiano in sé dalla gioia. - Siete contenti? - disse il diavolo: - Or bene! - E presa forma di caprone, soggiunse: - Adoratemi! - e volgendosi alla fanciulla: - E tu Marsilia, baciami il deretano. - La damigella arricciò le nari, i fratelli gli sputarono in viso, e il caprone forò con le corna le mura, e rovesciò i palagi. E ciò è tanto vero, che, per tempo ed ingegno che vi spendessero, i nostri muratori non potettero mai turare quei buchi, dove, a porvi l'occhio, si vedono precipizii senza fondo, e sulla sera vi si ode la voce di Donna Marsilia, che dice: Billi, billi, billi. Poveretta! quando i polli vogliono il becchime, la si sfila le perle delle smaniglie e della collana, e le versa innanzi a loro; e quando han sete piange e gli abbevera con le sue lacrime.
      Queste ed altre fantasie hanno in sé dell'affetto; ed in paese come la Calabria, dove l'invocazione del diavolo è continua, non è meraviglia che l'avversario dí ogni bene entri personaggio importante nelle nostre tradizioni. Alla vista d'un villaggio, i cui estremi edifizii smottavano giornalmente, colpa un fiume sottoposto che rodeva lentamente le radici del monte, io domandava ad un villano: "Perché quel molino li sulla sponda del fiume si lascia diruto a quel modo?" "Egli avviene che quel molino è maledetto", risposemi il villano. Il fiume in quel punto ha un tonfano profondo che si dice il Bolli bolli dei Giudei, perché un tempo, Dio sa quando, i giudei stanziati nella nostra terra vi furono annegati a furia di popolo.


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Persone in Calabria
di Vincenzo Padula
Parenti Editore Firenze
1950 pagine 319

   





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