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      Piú villaggi formano un mandamento; e quindi tranne uno, mancano gli altri di giudici e guardie di pubblica sicurezza, e stante l'essere le case divise da orti, da vigne, da pometi, non n'è senza pericolo il soggiorno. "Aprite quella finestra", dicevamo una sera di luglio all'ospite nostro; e quegli di presente spegnendo la candela posata sul tavolino contentava il nostro desiderio. "Oh! e perché al buio?" "Perché, - ci rispondeva colui, - qui col tramonto del Sole s'incatenacciano le porte, s'inchiavistellano le finestre: ed io ho spento la candela per evitare qualche lampo di siepe, ed è lampo di siepe alcun colpo di moschetto che altri può tirarci appiattito dietro la siepe di quegli orti laggiú". Una canzone popolare esprime il lamento d'una donzella che nata in alcuno dei nostri paesi migliori, fu mandata moglie ad un uomo dei Casali.
     
      Mamma m'avia crisciuta signurella!
      Mi è juta (andata) a maritari alli Casali!
      Ssí trizzi n'ho portati zagarelli! (22).
      Mo' su' ligati cu strazzi e sinali (23).
      Ssí piedi n'ho portatu papuscelli! (pantofole)
      Mo su' ridutti pedi d'animali,
      Ssa vucca n'ha mangiatu cosi (cose) belli!
      Mo' s'è ridutta cu pani e cu sali.
     
      Da questa schietta pittura di nostre terre e villaggi ognun vede che il loro miglioramento quanto a strade e sicurezza pubblica vuol essere opera troppo lunga e difficile; ma la è agevole abbastanza per quel che concerne le interne condizioni, solo che gli animi divengano gentili. E sono animi gentili quelli che mettono il bello innanzi allo utile, e l'uno non staccano mai dall'altro, ed odiano la bruttezza come un delitto.


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Persone in Calabria
di Vincenzo Padula
Parenti Editore Firenze
1950 pagine 319

   





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