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      In qual parte non mette bene il cotone? E quest'utile pianta si conosce soltanto nei circondari di Rossano e Castrovillari. Insomma, delle piante alcune escludono le altre, mentre dovrebbero stare insieme; di alcune conoscono poche specie, e non tutte, cosķ dell'erbe tintorie il solo zafferano e la robbia, dei gelsi gl'indigeni ed i bolognesi, non gią i nani; degli olivi due o tre specie; una sola poi specie di riso e di tabacco. Della vite le abbiamo tutte, ma qual nota in un paese, e quale nota in un altro nessun paese le possiede insieme, nessun proprietario ha pensato a coltivarne isolatamente ciascuna per avere varie qualitą di vini, studiarle, e correggere e migliorare l'una con l'unione dell'altra. Si coltiva il lino, ma nessuno succedaneo del lino; e quel che si coltiva mal si coltiva, stante che i nostri contadini non sanno distinguere il seme che dą il filo bianco da quello che lo dą bruno, e separatamente coltivarli. Sbalestrati dal governo Borbonico come esuli e pellegrini in tutti i punti di nostra provincia noi osservammo che ciascuna regione tra noi ha colture proprie, e proprii metodi di coltivazione, predilezione per alcune piante, antipatia per altre; qui tutto castagni, lą tutto olivi, qui tutto querce, lą tutto fichi, mentre il terreno č buono per essi tutti; e domandammo - I primi abitatori di questi luoghi, varii eziandio nell'uso delle vesti e delle vocali, vennero forse da diverse regioni? E le quistioni economiche si mutavano in quistioni etnografiche, che noi travedevamo molteplici ed interessanti, ma non potevamo risolvere, perché la polizia ci dava il tempo di correre, non quello di fermarci, e di studiare.


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Persone in Calabria
di Vincenzo Padula
Parenti Editore Firenze
1950 pagine 319

   





Rossano Castrovillari Borbonico