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      (6) "- Signorino, lo vedete? - Che cosa, Caporelli? - Il lino; lo vedete il lino? - Ebbene, lo vedo. - Lo vedo, e ancora ce ne stiamo quassú? Là c'è la malaria; stanotte ci viene in corpo, e buona notte".
      (7) "Chi vuol mangiar pane e bere vino, semini germano e pianti erbino".
      (8) "Quando appare il fondo non bisogna risparmiare".
      (9) "Di mille amanti tu avevi un subbisso, e invece prendesti un brutto capraio: t'innamorasti della ricotta fresca; va, vedi nel granaio se c'è grano. Ora hai da trovarti un crivello fitto, perché da quello largo ne scappa via il grano".
      (10) "La sera di sabato, passando, io vidi due ragazzi ragionare".
      (11) "In questo letto di panni ricamati c'è una barca con trecento antenne: è una ragazza di quattordici anni, calata dal ciclo venne in terra. Sia benedetta chi ti fu madre, e benedetta chi ti die' il seno, non mi guardare con occhi tiranni! Spogliati, bella mia, e andiamocene".
      (12) Letteralmente: "che io li veda andare raminghi per il mondo".
      (13) "È fiorito il ramo, non abbiamo piú paura. - A primavera il Signore apparecchia la tavola".
      (14) Antica misura del regno di Napoli corrispondente ad un ottavo di un tómolo.
      (15) "Andai a cercarmi", cioè a spidocchiarmi.
      (16) Una specie di panciotto.
      (17) Stroppella nel vocabolario è segnata nel senso di piccola ritortola; ma in quello di anniglia è usata dai contadini toscani. (N. d. A.).
      (18) "O giovanotto pieno d'ogni perfezione".
      (19) "Ti è uscita in favore una sentenza".
      (20) "Piano piano spunta, e poi declina".
      (21) "Tu gli domandi: - Dove vuoi tramontare?


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Persone in Calabria
di Vincenzo Padula
Parenti Editore Firenze
1950 pagine 319

   





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