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      Le colonne delle loggie di sopra del cortile, sono la quinta parte più picciole di quelle di sotto, e sono di ordine Corinthio. Le stanze di sopra sono tanto alte, quanto larghe. Le Scale sono in capo del cortile, & ascendono una al contrario dell'altra.
     
     
      Tavola 59: vedi
     
      E CON questa inuentione sia à laude di DIO posto fine à questi due libri, ne' quali con quella breuità che si è potuto maggiore, mi sono ingegnato di porre insieme, & insegnare facilmente con parole, e con figure, tutte quelle cose, che mi sono parse più necessarie, & più importanti per fabricare bene, & specialmente per edicare le case priuate, che in se contengano bellezza, & siano di nome, & di commodità à gli edificatori.
     
     
     
     
     
     
     
      IL FINE DEL SECONDO LIBRO
     
     
     
     
     
      AL SERENISSIMO E MAGNANIMOPRINCIPE EMANVEL FILIBERTO
      DVCA DI SAVOIA, ETC.
      ANDREA PALLADIO.
      DOVENDO Io, Serenissimo Principe, mandare in luce una parte della mia Architettura, nella quale ho posto in disegno molte di quelle superbe, e marauigliose fabriche antiche, i uestigij delle quali in uarie parti del Mondo, ma più che in ogn'altro loco, si ritrouano in Roma; hò preso ardire di consacrarla all'Immortalità del chiaro, & Illustre nome dell'A.V. come di quel Principe, ilqual solo à tempi nostri con la Prudenza, e co'l ualore s'assimiglia à quelli antichi Romani Heroi, le uirtuosissime operationi de' quali si leggono con marauiglia nell'historie, & parte si ueggono nell'antiche ruine. Nè da ciò m'ha potuto rimuouere l'hauer riguardo all'humile mia fortuna, & alla piccolezza del dono: poi che la somma, & incredibile humanità, per laquale l'A.V. degnò inalzarmi con l'honorata sua testimonianza sopra i meriti miei, all'hora, che da lei fui chiamato in Piemonte; mi porge ferma speranza, che'ella, esercitando la grandezza, e uirtù del nobilissimo animo suo; ne à quella, ne à questo riguarderà: ma solo all'infinita affettione, e diuotion mia uerso di lei, con laquale hora, per dimostrarle in qualche parte la gratitudine dell'animo mio; le porgo questo piccolo dono: sperando che (mercè della cortesissima, & humanissima sua natura) se non le sarà in tutto caro, almeno non lo sprezzerà: anzi qual'hora si trouerà manco occupata da gli importantissimi suoi affari, si degnarà per sollazzo leggerla: perche in quella uederà i disegni di molti antichi marauigliosi Edificij, & che io mi son affaticato assai per illustrar l'Antichità appresso gli amatori di quella, narrando in che tempo, da chi, & à qual'effetto fossero fabricati; & per render utilità alli studiosi dell'Architettura, mostrando in figura le piante, gli alzati, i profili, e tutti i membri loro; aggiognendoui le misure giuste, e uere, si come sono stati da me con sommo studio misurati.


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I quattro libri dell'architettura
di Andrea Palladio
Hoepli Milano
1945 pagine 235

   





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