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      si danno alla lunghezza della Cella, includendoui le mura, nelle quali sono le porte; e le altre tre rimangono all'Antitempio; il quale da i lati ha due ali di mura continuati alle mura della cella, nel fine delle quali si fanno due anti, cioè due pilastri grossi quanto le colonne del portico: e perche può essere che tra quelle ale ui sia, e poco, e molto spatio: se sarà la larghezza maggiore di uenti piedi, si douranno porre tra i detti pilastri, due colonne, e più ancora secondo richiederà il bisogno, al dritto delle colonne del portico; l'officio delle quali sarà separare l'Antitempio dal portico; & quei tre, ò più uani, che saranno tra li pilastri si serreranno con tauole, ò parapetti di marmo: lasciandoui però le apriture, per le quali si possa entrare nell'Antitempio; e se la larghezza sarà maggiore di piedi quaranta, bisognerà porre altre colonne dalla parte di dentro all'incontro di quelle, che saranno poste tra i pilastri, e si faranno dell'altezza delle esteriori, ma alquanto più sottili; perche l'aere aperto leuerà della grossezza à quelle di fuori: & il rinchiuso non lascierà discernere la sottigliezza di quelle di dentro, e cosi pareranno eguali: E benche il detto compartimento riesca à punto ne i Tempij di quattro colonne, non però uiene la medesima proportione ne gli altri aspetti, e maniere, perche bisogna che i muri della cella scontrino con le colonne di fuori, & siano a una fila, onde le Celle di quei Tempij saranno alquanto maggiori di quello, che si è detto.


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I quattro libri dell'architettura
di Andrea Palladio
Hoepli Milano
1945 pagine 235

   





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