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      1. 3. di filamenta, che passate al pettine fino diedero once quattro e tre quarti di filo puro in manne, o primo tiglio atto a filarsi, once tre ed una quarta di stoppia (rizzatura) ed once quattro e tre quarti di capocchio (stuppa).
      Le manne quindi risultate sono più bianche, più lunghe e più forti dell’ordinario, e nel pettinarle non tramandavano quella polvere puzzolente che tanto suole incommodare nel pettinare i nostri lini l’artefice e gli astanti.
      Ma dall’altro lato esse non erano gran fatto morbide, nè perfettamente spogliate della lisca. È pero da riflettere che il primo difetto può accagionarsi alla qualità della pianta che non riuscì ben condizionata; ed il secondo alla poca perizia di coloro che maneggiavano la macchina per la prima volta, e finalmente che quelle manne non furono soggettate alla lisciva, operazione voluta da Christian.
      Forse l’anno venturo ci sarà dato il poter far conoscere agli agricoltori siciliani qualche saggio più concludente su questo importantissimo ramo di campestre economia; particolarmente se ci giungono, come speriamo, altre due macchine, una da pettinare, ed altra da imbiancare il lino e la canapa.
     
      VII
      RISPOSTA AD ALCUNE OBBIEZIONI FATTE AL CALENDARIO DELLO SCORSO ANNO, INTORNO AL TEMPO OPPORTUNO IN CUI DEBBONSI SARCHIARE I SEMINATI.
      Il signor Mariano Distefano da Santa Ninfa si è compiaciuto l’anno scorso di farci giungere alcune sue difficoltà sul principio da noi stabilito nel calendario di quell’anno, che val meglio sarchiare i seminati in febbraio che in gennaio.


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Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189

   





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