Pagina (48/189)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      In agosto approva il nostro consiglio di adottare la macchina di Christian, ed al tempo stesso ne disapprova l’uso, a causa del dispendio. Ed in vece di essa propone di scavare una fossa, intonacarla di creta, mettervi dentro il lino sciolto, e versarvi su dell’acqua bollente, entro alla quale si sia sciolto del sale di potassa e della calce viva. Si cuopra, si lasci stare per quattro giorni, e poi si trasporti all’acqua corrente, ove si lasci per ventiquattro ore. E tutto ciò è meno dispendioso e di più facile esecuzione della macchina di Christian.
      In settembre nel pulire i maggesi vuole che si ammonticchino, e si brucino tutte le cespuglie, e ciò sarà di agevolazione alla semina ed alle piantoline stesse, che agitate dal vento non hanno la vessazione di essere contuse dai spessi colpi delle rotolanti frasche.
      Si duole che non si dieno de’ precetti sulla maniera di concimare i campi, e supplisce egli facendoci sapere che l’agricoltore deve conoscere il calibro del suolo, e secondo il bisogno adattarne le concimazioni. Distingue i terreni in caldi e freddi, ed in caldi e freddi i concimi, per usarli ne’ rispettivi contrarj. Ed annovera tra i concimi freddi la cenere, la fuligine, ed altre sostanze animali e vegetabili ben mature e putrefatte.
      In ottobre dice così: L’agrario siculo, oltre i lumi che ha ricevuti dei precetti, e regole del Conte Dandolo presentati dal nostro oratore (meno male che avesse detto aratore) pur non di meno è anzioso l’agricoltore siciliano di maggiori dilucidazioni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189

   





Christian Christian Conte Dandolo