Pagina (55/189)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Tutto ciò non solo ci convince dell’error nostro, ma ci fa conoscere che sia un pregiudizio del volgo il credere che l’uomo non possa vivere nell’acqua. La natura gli ha dato degli organi per ricever fluidi da sù e da giù, ed i pesci e le rane stanno bene in molle. Dunque non vi è ragione perchè il nostro autore non possa starvi anche lui.
      Levata di mezzo la nostra, mette fuori la sua teoria.
      I fisici presso il Rozier, nel Giornale del 1771, hanno cavato dalla ruggiada varj acidi come il nitroso e il muriatico.
      Cotali due acidi sono due veleni potentissimi, e particolarmente l’acido muriatico è il gran divoratore de’ marmi, che adornano i bei giardini, ed i palagi vicino al mare.
      In conferma di tutto ciò che si ha detto conviene ricordarci che questo lacrimevole flagello si sviluppa primieramente ne’ campi più vicini al mare, e soprabbondando queste meteore pigliano le alture, e vanno a colpire le cereali dei monti.
      Non vi è dubbio dunque che tali micidiali principii sono la vera ed unica cagione della ruggine.
      Questa rugiada cagionata dall’esalazione del mare, mossa da un piccolo vento, prendendo terra, attacca di fronte tutte le praterie, colpisce le piante tutte. La mancanza del vento conserva questo liquido sino al giorno, i raggi solari fanno succedere una piccola fermentazione, e ne separa i corpi. Lo idrogeno e l’ossigeno si assorbiscono, e si volatizzano, e restano i principj muriatici e nitrosi come più pesanti, che diseccati sullo stelo e sulle foglie delle tenere piante granifere rodono e deguastano tutti gli organi vegetabili.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189

   





Rozier Giornale