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      Ecco dunque la vera causa della ruggine.
      Il nostro autore non cura mai di esaminare se il fatto sia o no di accordo. Colla sua chimica il mare non cessa mai di esalare. Non mancano quasi mai questi venti che spingono a terra l’esalazione del mare. Il sole non si nasconde mai, dunque lungo le spiagge del mare dovrebbe necessariamente esservi sempre ruggine: e nell’interno de’ paesi, e specialmente ne’ continenti, non dovrebbero mai le campagne esser desolati da questo flagello.
      Alla fine della lettera l’autore ci favorisce un Calendario del fiorista.
      Lo scrittore abbonda di dottrina e di erudizione, e ne abbonda a segno che sembra vero ciò che l’autore dice nel principio della lettera, che scrive a solo riguardo di dar prova del suo studio. Ma noi avremmo amato meglio che in vece di metter fuori chimica, fisica, medicina, storia, botanica, veterinaria ec. ci avesse arricchito di maggiori idee di fatto, e si fosse mostrato più informato, se non delle straniere, almeno delle nostre pratiche agrarie. Ci rincresce poi di osservare che questo scritto, per molti riguardi pregevole, viene barbaramente sfigurato da uno stile abjetto, da una gran quantità di errori di lingua, di grammatica e d’ortografia, e quel ch’è peggio da una falsa locuzione, che spesso rende impossibile il cogliere il senso dell’autore.
      In qualunque modo però il signor Palmisano è degno di lode, per aver concepita la filantropica idea di migliorare la patria agricoltura, ed istruire i suoi concittadini, ed in ciò gli è dovuto un tributo di riconoscenza da qualunque Siciliano.


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Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189

   





Calendario Palmisano Siciliano