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      Maciullandosi però vien ridotto ad una egual morbidezza, e valendoci dell’altra macchina di già arrivata da Parigi colla quale si passa il lino per lisciva, al tempo stesso che si ottiene un sollecito imbiancamento, può rendersi dilicato quanto fa d’uopo;
      3. Che colla macerazione gli steli si son resi deboli, onde il filo che se ne trae ha dovuto perdere molto di resistenza;
      4. Che l’acqua putrefatta, in cui è stato il lino a macerare, gli dà un colore oscuro, per cui ricercasi e tempo e spesa per renderne bianco il filo o il tessuto, e co’ nostri metodi ordinarj spesso non vi si riesce;
      5. Finalmente che i villici ben sanno quanta gente si perde a causa della macerazione del lino, e spesse volte i viaggiatori sono le vittime di questa micidiale pratica, che si brama essere abolita per il bene della umanità.(12)
     
      XII.
      OSSERVAZIONI SULLE POLVERI VEGETALI CHE SI VENDONO IN MARSIGLIA DALLA SOCIETÀ FOULLON.
      Una società di speculatori francesi ha messo in vendita certo concime che chiama polveri vegetali, le cui virtù e la maniera di usarle si descrivono in un avviso in stampa che si è fatto circolare in Europa. Per conoscere un tal concime noi ne facemmo venire una certa quantità. Persona che ne fece l’analisi assicura che in 240 acini di esso concime si sono trovati acini 90 di acqua di trattenimento, sostanze vegetabili ed animali; il rimanente è solfato e carbonato di calce, allumina, poco di magnesia e di ossido di ferro, silice, e fosfato di calce.
      Dalla quale analisi ben si scorge che una tal sostanza non è che terra, alla quale si è mescolato dell’ingrasso animale e vegetabile, e forse del bottino.


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Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189

   





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