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      mentre sappiamo che nella stessa contrada rotoli 28 1/2 di ulive non potrebbero dare oltre a rotoli quattro di olio, sicchè valutando in ragion di quintali si ha, che senza sormontare quegli ostacoli, un quintale di colza dee produrre in olio rot. 14, 2, oltre alla sansa; mentre per l’ordinario un quintale di ulive produce in olio rotoli 10.
      Dal che dovrassi conchiudere, che dove le facoltà de’ coltivatori della campagna permettessero loro di far bene il maggese, ed e’ lo facciano pure; ma dove la fortuna non fosse lor prosperevole, ecco da noi suggerito uno de’ tanti mezzi di non lasciare oziosa per un anno la terra; ecco anzi una via di porla a profitto, e riguardo alla terra medesima, facendola assai più disposta alla semina ventura, e riguardo a’ coltivatori, traendone essi quei vantaggi che da noi si vennero annoverando.
      F. F.
     
      XXVIII.
      SUL MIGLIOR MODO DI PROPAGARE GLI ALBERI(25).
      Varii metodi si tengono e si propongono per moltiplicare gli alberi e gli arbusti. Se ne trapiantano i rami, i polloni, gli uovoli, le radici. In alcune parti si margottano, introducendo un ramuscello dell’albero nel fondo d’un vase, che poi s’empie di terra: entro di esso il ramuscello mette radici, che per lo doppio nutrimento, presto vengono vigorose. Dopo alcun tempo, si recide quel ramo dall’albero, si trae dal vaso, e si trapianta.
      Buoni del pari son tali metodi, ove si vogliano alberi in poco tempo; ma tutti sono difettosi del pari ove si vogliono alberi grandi, forti, longevi e fruttiferi, perchè allora si verifica una generazione forzata, e non naturale.


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Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189