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      Ed ecco in che modo una malattia epidemica diviene contagiosa in alcuni casi.
      3 Facilmente dagli effetti esterni questa malattia (la quale per altro tuttora non è stata descritta), vien confusa dai villici con altra della stessa pianta. Che ella non esisteva prima di quest’epoca lo vuole in Termini la tradizione; ma non è perciò da credersi un prodotto del tutto nuovo. Noi chiamiamo nuovi i fenomeni della natura relativamente alla scoperta che ne fanno gli uomini. Del resto: nil sub Sole novum.
      4 Contrada di Cangemi.
      5 Per rendere omaggio al bel sesso, aggiungiamo un articolo sull’ortensia, estratto da Lunario dei contadini, sperando che le signore saranno per gradire questi pochi cenni sulla cultura di un fiore che tanto loro somiglia, non perchè mutabile spesso, ma perchè sempre vago.
      6 Lame marittime, pianure presso il mare.
      7 Si dicono piantoni i nuovi getti che vengon su dalle radici, e dai nostri son chiamate barbotte.
      8 Margotti, propagini fatte dai rami delle piante che si fanno passare a traverso di un vaso pieno di terra, che i Franccsi chiamano margotte. Si fa così da noi per propagare il gelsomino o altre piante, e si chiamano caruseddi, calaturi.
      9 I nostri fioristi possono per avventura credere che da noi questa pianta fiorisca molto più tardi, ed esser tratti in errore dall’osservare che sulla fine di ottobre il suo fiore di verde si muta in rosso. A scanso di ogni equivoco è bene l’avvertire che da noi in ottobre la corolla del fiore è già secca e caduta, ciò che resta è l’ammasso di tutti i calici del fiore, che all’occhio inesperto sembra un fiore, i quali in questo tempo, da verdi che erano, cominciano a diventar rossi e producono il vago cambiamento.


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Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189

   





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