Pagina (136/1468)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Il partito poi della pace fu, che le città dei Sicoli, compresavi Tauromenio, venissero sotto il dominio di Dionigi. Magone sgombrò il paese. Dionigi, entrato in Tauromenio, ne cacciò i Sicoli, e la ripopolò con una mano di mercenarî a lui fidi.
      IV. - Allontanato il pericolo, accresciuto il suo stato, tornò Dionigi alla guerra d’Italia (anno 3o Olimpiade 97: 390 a. C.). Con un esercito di ventimila fanti e mille cavalli, ed un’armata di centoventi galee, pose a Locri; e poi venne saccheggiando tutto il tenere di Reggio. In quell’estremo lido si fermò; e l’armata vi venne piaggiando. Le città greco-itale, giusta i patti della lega, spedirono sessanta galee in soccorso di Reggio. Dionigi andò loro contro con cinquanta de’ suoi legni. Le volse in fuga, e, mentre esse afferravano il lido di Reggio per salvarsi, i Siciliani, accappiatene le poppe, le tirarono in mare. I Reggini accorsi, a furia di dardi li molestavano. Una fiera tempesta si levò in quel momento, per cui le navi siracusane sbattute dalla violenza delle onde, si rompevano urtando tra esse, o arrenavano sul lido di Reggio, e vi erano prese a man salva. Sette se ne perderono, e con esse millecinquecento uomini o annegati o trafitti o presi. Dionigi stesso potè a malo stento salvarsi su d’una quinquereme, guadagnando a notte avanzata il porto di Messena: e quindi, per essere già imminente l’inverno, conchiusa prima allenza co’ Lucani, si ridusse coll’esercito in Siracusa.
      In quell’anno stesso i Lucani ebbero guerra coi Turî. In una battaglia questi furono rotti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Somma della storia di Sicilia
di Niccolò Palmeri
Editore Meli Palermo
1856 pagine 1468

   





Sicoli Tauromenio Dionigi Tauromenio Sicoli Dionigi Italia Olimpiade Locri Reggio Reggio Reggio Siciliani Reggini Reggio Messena Lucani Siracusa Lucani Turî