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      Per meglio assicurare la successione, per essere da molti anni morta la regina Elvira de’ reali di Castiglia, sua prima moglie, passò il re alla seconde nozze con Sibilla, figliuola del duca di Borgogna; e, morta fra poco tempo anche questa, senza portar figli, menò in moglie la Beatrice, figliuola del conte di Rethel, dalla quale nacque Costanza, che il re non vide, per esser venuto a morte, prima di nascer lei, addì 26 di febbrajo del 1154, nel cinquantesimonono anno dell’età sua, e nel ventesimoquarto da che fu re.
      Fu re Rugiero bello della persona, comechè di gran taglia, non era atticciato; nella bellezza del suo volto un che di leonino appariva; e pari alla bellezza del volto eran le qualità dell’animo. Avvegnachè prontissimo al concepire, ove trattavasi dì affari di gran momento, nulla risolveva prima di sentirne il parere degli altri; e, dopo averlo sentito, manifestava la sua volontà sempre accompagnata dalla ragione che lo movea; ed agiva con prudenza pari alla maturità di consiglio, con cui risolvea. La sua severità nel punire i malfatti spesso oltrepassava i confini del giusto; ma ciò era forse necessano per assodare un governo nuovo, in tempi tanto licenziosi. Indi avvenne che sottomessa del tutto la Puglia, cessato il fomite della romana corte, nissuno osò più resistere alla sua volontà. Molti gli apponevano d’esser egli cupido di danaro, più che qualunque altro principe d’Europa (241); ma nissuno accenna un solo esempio d’aver egli usato mezzi iniqui per ottenerne; l’avere spogliati dei loro feudi quei baroni di Puglia, che contro di lui s’eran levati in armi, oltre d’essere stato richiesto dalla prudenza, era prescritto dalla legge.


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Somma della storia di Sicilia
di Niccolò Palmeri
Editore Meli Palermo
1856 pagine 1468

   





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